Rivoluzionario e letterato russo. Collaborò alle
principali riviste russe del suo tempo: "Otecestvennye Zapiski" e "Sovremennik".
In seguito all'accusa di aver organizzato dei disordini di carattere
politico-sociale, venne condannato a quattordici anni di lavori forzati. Una
grande fama gli procurò il romanzo
Che fare?, grandemente
apprezzato dalla gioventù rivoluzionaria, in quanto sosteneva le dottrine
materialistiche e approvava l'amore libero. Suoi anche i
Saggi di economia
politica. Lenin considerò
C. un precursore della Rivoluzione
bolscevica sotto molto aspetti (Saratov 1828-1889).